L’Engagement Marketing è una tecnica che permette di abbattere le distanze tra Brand e cliente, creando coinvolgimento e chiedendo la partecipazione attiva degli utenti ad un’esperienza piacevole ed emotivamente appagante.
Perché parlare di questa tematica all’interno di un blog sulla Marketing Automation?
La risposta è semplice: si tratta, infatti, di una delle strategie che si possono implementare all’interno di un progetto di Marketing automatizzato con l’obiettivo di coinvolgere fin da subito i clienti per creare una relazione più forte e più duratura nel tempo e per aumentare i profitti dell’azienda.
In questa guida vogliamo spiegarti cos’è l’Engagement Marketing, come funziona, a cosa serve e quali sono i vantaggi che darebbe alla tua azienda se decidessi di inserirlo nella tua strategia di marketing (parleremo, invece, degli strumenti in un altro momento, per non mettere troppa carne al fuoco).
Engagement Marketing: cos’è
In inglese “engagement” significa fidanzamento e nel marketing questo termine si usa per indicare il coinvolgimento e l’attaccamento emotivo del consumatore nei confronti di un brand o di un prodotto/servizio di quel brand.
L’Engagement Marketing è una delle strategie che con più successo permettono di avvicinare il brand ad ogni singolo cliente, concentrando attenzione ed effort sulla costruzione di una relazione solida e di un dialogo bidirezionale.
E funziona!
Funziona perché oggi la comunicazione unidirezionale e indifferenziata è quasi totalmente ignorata dagli utenti, che vogliono essere notati dal loro brand preferito, che desiderano ci si rivolga loro con dei messaggi personalizzati e che preferiscono utilizzare quei canali che permettono di instaurare un vero e proprio dialogo diretto con il marchio.
Per questo motivo, non si parla solo di Engagement Marketing ma anche di customer engagement.
Cos’è la customer engagement?
Nello scenario appena descritto, il consumatore non è più un soggetto passivo ma diventa protagonista, partecipe e attivo nella costruzione della relazione con il brand.
Grazie ai canali digitali, infatti, lo si può coinvolgere nella co-creazione di contenuti, nella partecipazione alle community e, più in generale, in tutte quelle attività che richiedono un contributo personale e che danno la possibilità di esprimere la propria individualità in cambio di un qualcosa di valore.
E la customer engagement si riferisce proprio a questo, cioè al coinvolgimento emotivo del consumatore nei confronti del brand.
Ne consegue che un livello di customer engagement alto mantiene vivo l’interesse del consumatore per il brand e dà la possibilità all’azienda di offrire esperienze personalizzate, di tenerlo informato e di incoraggiarlo ad effettuare nuovi acquisti.
Le tre dimensioni dell’Engagement
L’Engagement, cioè il coinvolgimento emotivo del consumatore nei confronti del brand, è caratterizzato da tre dimensioni distinte ma correlate perché le prime due generano la terza:
- dimensione cognitiva: il consumatore si sente in sintonia con il brand ed è positivamente predisposto verso di esso;
- dimensione affettiva: il consumatore sviluppa un sentimento di fedeltà e un coinvolgimento emotivo per il prodotto/servizio offerto e questa dimensione cresce nel corso del tempo all’aumentare delle interazioni;
- dimensione comportamentale: il consumatore attiva meccanismi (come il passaparola) in grado di influenzare il processo decisionale e di acquisto di altri consumatori.
A chi ci si rivolge con l’Engagement Marketing?
Le attività implementate all’interno di una strategia di Engagement Marketing possono essere pensate sia per coinvolgere un target B2C, quindi per il consumatore finale, sia per coinvolgere un target B2B.
In questo secondo caso, il pubblico di riferimento può essere formato dalla forza vendita, dal trade, dai dealer e dai grossisti come anche dai dipendenti dell’azienda o dai dipendenti di terzi.
Come funziona l’Engagement Marketing: le basi
Una strategia di Engagement Marketing si basa sulla possibilità di ricevere un premio a fronte di un dato comportamento e si caratterizza, quindi, per
- l’incertezza della ricompensa;
- un arco temporale breve;
- la capacità di stimolare i comportamenti di breve periodo sia dei clienti effettivi sia dei potenziali;
- emozioni positive, come il divertimento e il piacere di vincere.
Per quanto riguarda la tipologia di premio, solitamente si propongono prodotti a carattere aspirazionale e premium ma di utilizzo comune.
L’esempio più noto è quello del concorso a premi: partecipare non costa nulla ma solo i più fortunati o i migliori vinceranno qualcosa! E se in palio c’è uno smartphone, molto probabilmente sarà un iPhone.
Engagement Marketing: a cosa serve e vantaggi
L’Engagement Marketing risponde molto bene ed efficacemente alle esigenze delle aziende contemporanee.
In primis, serve per attrarre nuovi clienti utilizzando una leva emotiva che li avvicini al prodotto o al brand e per stimolare le vendite di un prodotto nel breve periodo (perché, ad esempio, sta soffrendo a causa della concorrenza o della stagionalità) ma si rivela sempre più importante per la costruzione di database aziendali ormai diventati fondamentali soprattutto con l’avvento del marketing digitale.
Ciò significa che l’Engagement Marketing permette di avvicinare il brand ai clienti e, allo stesso tempo, di raccogliere velocemente grandi quantità di dati sugli utenti ma i vantaggi non si esauriscono nel breve periodo.
Tali dati, infatti, sono la chiave che consente di avere una visione più completa e più precisa del customer journey, di profilare e di conoscere meglio il target e di realizzare delle strategie più articolate grazie all’utilizzo dei processi di Intelligenza Artificiale e di Marketing Automation.
Ne consegue che nel medio-lungo periodo vi è la possibilità di costruire una comunicazione più personale ed efficace che porterà ad un maggior coinvolgimento e ad una maggiore fidelizzazione del cliente.
Dal 2023 le cose cambieranno ancora…
L’importanza strategica dell’Engagement Marketing non si ferma a quanto descritto finora.
Infatti, l’annuncio di Google in merito all’abbandono dei cookie di terze parti a partire dal 2023 rivoluzionerà ulteriormente il modo di raccogliere i dati sul web e le aziende potranno raccogliere i dati solo degli utenti che forniranno il consenso esplicito al trattamento (ricordiamo che i dati sono fondamentali perché servono a profilare, a costruire conversazioni empatiche e a sviluppare relazioni autentiche con gli utenti).
Quale modo migliore per premiare gli utenti che danno accesso alle proprie informazioni personali?
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